Siamo tutti normali


Guardate l’immagine qui sotto, a sinistra. Lei sembra una ragazza “normalel, giusto? Quindi cosa la rende normale? Diciamo che ha due gambe, due braccia, una testa, e può vedere, parlare, sentire, pensare. Una ragazza ordinaria, insomma. Ora, guardate a destra. Anche lui sembra un ragazzo normale, non è così? Quindi cosa lo rende normale? Bene, anche lui ha due gambe, due braccia, una testa, e può vedere, parlare, sentire, pensare. Solo un ragazzo ordinario, in fondo.

Una ragazza “normale”

Un ragazzo “normale”

Quindi sono entrambi «normali». Ma sono anche diversi! La ragazza ha i capelli scuri mentre il ragazzo ha i capelli chiari. Hanno anche un colore degli occhi diverso, e la ragazza è più alta del ragazzo. Inoltre, la ragazza ha una laurea e lavora come ricercatrice mentre il ragazzo è un muratore e non ha completato la scuola dell’obbligo. A lei piace il rock, a lui la musica classica. Quindi hanno educazione, abilità, capacità, interessi e abitudini diversi. Ma sono entrambi normali, quindi sembra che essere diversi non faccia alcuna differenza. Non è così?

Ora, guardate l’immagine qui sotto, a sinistra. Anche lei è una ragazza, giusto? Tuttavia, qualcuno potrebbe dire che è «diversa». Perché? Perché viene dall’India. Lo stesso vale per il ragazzo a destra. Lui viene dall’Africa. Appartengono a culture diverse, e si vestono, comportano, reagiscono a una situazione, pensano in modo diverso. E ovviamente il colore della loro pelle e i tipi somatici sono diversi dai precedenti.

Ragazza indiana

Ragazzo africano

Ma… abbiamo detto che le “differenze” non fanno alcuna differenza, quindi perché la diversità tra culture dovrebbe contare più della diversità all’interno di una cultura? E perché il colore della pelle dovrebbe contare più del colore dei capelli o degli occhi?

Ok, andiamo avanti. Guardate l’immagine qui sotto a sinistra. Anche lei è una ragazza. Sembra «normale» ma è diversa dalla prima ragazza che vi ho mostrato: ha solo un braccio. Anche il ragazzo a destra è diverso: è affetto dalla Sindrome di Down. Entrambi hanno forti limitazioni ma conducono una vita piuttosto normale: la ragazza è una surfista e il ragazzo un pittore, un artista. Sono «normali»? Molte persone direbbero «no, sono disabili, persone handicappate».

Ragazza amputata

Ragazzo “down”

Quindi, cosa rende un individuo normale e un’altra un persona con disabilità? Quale differenza conta e quale no? Dovremmo avere almeno due braccia, due gambe e una testa? E se avessi solo una gamba? O una mano? O solo quattro dita nella mano sinistra? O semplicemente fossi calvo? Sembra che io sia normale se non ho i capelli ma sia una persona disabile se non ho un mignolo. A proposito, non conosco nessuno con un corpo perfetto. Ognuno ha dei difetti; alcuni sono più visibili di altri ma nessun corpo è davvero perfetto. E per quanto riguarda il cervello? Quanto dovrebbe essere buona la mia conoscenza della matematica per essere normale? Solo aritmetica? Calcolo differenziale? Calcolo tensoriale? Quanto dovrebbe essere buona la mia memoria? Quanti numeri, nomi, fatti dovrei essere in grado di ricordare? Quindi, sembra che la separazione tra persone normali e persone disabili dipenda dalla quantità piuttosto che dalla qualità, ma dove si trova la soglia?

Ma andiamo oltre. Cosa succede se sono in grado di suonare un violino? Non come Paganini, ovviamente, ma abbastanza bene. La maggior parte delle persone non suona il violino. Sono normale? Sono disabile? Forse sono super. E se non avessi una gamba ma suonassi il violino? Sono super-disabile? E se avessi il cervello di un bambino di cinque anni ma il corpo di un robusto trentenne e fossi in grado di vincere una medaglia d’oro per il sollevamento pesi ai Giochi Olimpici? Sono super-disabile anche in questo caso? Quindi probabilmente ognuno di noi è normale in un modo, disabile in un altro, super in un terzo? Quale dovrebbe essere la valutazione complessiva?

Può esserci solo una conclusione, alla fine. Nessuno è normale, cioè, siamo tutti diversi. Oppure, se preferite, siamo tutti normali, perché essere diversi è la normalità. Qualunque sia il criterio che usate per affermare che una persona non sia normale, è probabilmente possibile trovare un criterio equivalente per dimostrare che è vero anche per voi. Se pretendete di dimostrare ciò con la logica, ovviamente. Non c’è discriminazione, nessuna distinzione, che possa essere dimostrata con la logica. Alla fine siamo tutti normali, qualunque sia il nostro aspetto, il nostro comportamento, le nostre credenze e la nostra mente. E anche se qualcuno potrebbe essere chiamato pazzo, e qualcun altro handicappato, c’è un po’ di follia in ognuno di noi, e ciascuno di noi ha qualche handicap rispetto ad altre persone.

Pertanto è solo una questione di quantità, ma fate attenzione a tracciare il confine, perché prima o poi qualcuno metterà dall’altra parte di qualche linea anche voi.


Un commento su “Siamo tutti normali
  1. sabrinamanca ha detto:

    I totally agree!

1 Pings/Trackbacks per "Siamo tutti normali"
  1. […] March 2008 I published an article on this blog where I stated that we are all different, and thence that we are all normal, included […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*