La Teoria Google Desktop


Lo scorso settembre il team di Google Desktop ha pubblicato il seguente annuncio sul loro blog:

Google Desktop Update

Friday, September 02, 2011 12:48 PM

In 2004, Google launched Google Desktop, a program designed to make it easy for users to search their own PCs for emails, files, music, photos, Web pages and more.

Desktop has been used by tens of millions of people and we’ve been humbled by its usage and great user feedback. However, over the past seven years we’ve also witnessed some big changes in how users store and access their own data, with many moving to web-based applications. There has been a significant shift from local to cloud-based storage and computing, as well as integration of Google Desktop functionality (like local search) into most modern operating systems. This is a positive development for users and we’re excited that most people now have instant access to their personal information. As such, we’ll be discontinuing support for Google Desktop, including all of the associated APIs, services, plugins and gadgets.

As of September 14, Google Desktop will no longer be available for download, and existing installations will not be updated to include new features or fixes.

Thanks again to all of our users. It’s been a fun journey.

Posted by the Google Desktop Team

Traduzione

Nel 2004, Google ha lanciato Google Desktop, un programma progettato per facilitare agli utenti la ricerca di posta elettronica, contenuti, musica, foto, pagine web e altro sui propri PC.
Google Desktop è stato utilizzato da decine di milioni di persone e siamo stati onorati dal suo utilizzo e dai feedback positivi degli utenti. Tuttavia, negli ultimi sette anni abbiamo anche assistito a grandi cambiamenti nel modo in cui gli utenti memorizzano e accedono ai propri dati, con molti che si sono spostati verso applicazioni basate sul web. C’è stato un significativo spostamento dallo storage e dal computing locale a quello basato sul cloud, così come l’integrazione delle funzionalità di Google Desktop (come la ricerca locale) nella maggior parte dei sistemi operativi moderni. Questo è un sviluppo positivo per gli utenti e siamo entusiasti che la maggior parte delle persone ora abbia accesso immediato alle proprie informazioni personali. Pertanto, interromperemo il supporto per Google Desktop, inclusi tutte le API, i servizi, i plugin e i gadget associati.
A partire dal 14 settembre, Google Desktop non sarà più disponibile per il download e le installazioni esistenti non verranno aggiornate per includere nuove funzionalità o correzioni.
Grazie ancora a tutti i nostri utenti. È stato un viaggio divertente.

Nutro una serie di perplessità riguardo a tale decisione e ora vi spiego perché. Analizziamo prima i motivi alla base di questa scelta:

C’è stato un significativo spostamento dallo storage e dal computing locale a quello basato su cloud…

Sicuramente è vero e c’è da aspettarsi che in futuro il cloud diventi la norma, più che l’eccezione, ma al momento è una scelta che coinvolge più le grandi aziende che i consumatori. C’è da considerare che archiviare i propri dati personali e sensibili sul cloud richiede un alto livello di fiducia nei confronti della rete e dei fornitori di hosting. Quanto sono sicuri attualmente questi meccanismi e, se sono sicuri, che dire della possibilità per le agenzie governative o persino per i trust industriali di accedere ai tuoi dati? Senza contare che il posizionamento dei server stabilirà quali regole sulla riservatezza dei dati dovranno essere applicate e queste saranno, molto probabilmente, quelle stabilite dai provider e non quelle di dove risiedono gli utenti. Non mi stupirei se su questo argomento si potrebbe avere un conflitto fra USA e UE, visto che sono Paesi con culture e norme giuridiche molto differenti.

Inoltre, l’approccio cloud richiede una connessione continua al web, ma le reti non sono sempre disponibili e sicuramente raramente sono disponibili gratuitamente. L’accesso al Wi-Fi gratuito non è così facile da trovare e se sei un viaggiatore frequente potresti non avere accesso al web dal tuo laptop. Naturalmente potresti usare smartphone e tablet, ma i primi sono troppo piccoli per un uso continuo e, per quanto diventeranno sempre più potenti, non sono pratici per lavorare a lungo; i secondi non hanno ancora le capacità di un buon laptop e non mi stupirei se pian piano sparissero per essere sostituiti, da una parte, da smarthphone sempre più grandi, dall’altra, da laptop sempre più leggeri.

Ultimo ma non meno importante, in un mondo in cui i servizi web vengono rapidamente dismessi dai fornitori con breve preavviso — esempi sono la piattaforma di blogging Splinder e lo stesso Google Desktop — chi garantirà che anche Google Drive, per esempio, non venga dismesso tra un paio d’anni o comunque cambierà le condizioni di utilizzo? Forse no, ma il punto è che mettere i dati in cloud vuol dire creare una dipendenza da poche grandi provider, dato che solo le grandi aziende potranno permettersi di crearsi un proprio cloud, non certo i consumatori.

…così come l’integrazione delle funzionalità di Google Desktop (come la ricerca locale) nei sistemi operativi più moderni.

La ricerca locale nei sistemi operativi più recenti è sicuramente migliorata, ma, per esempio, la ricerca di Windows 7 non ha tutte le capacità di Google Desktop Enterprise (GDE), i risultati non sono così dettagliati, la ricerca non è così veloce e non può esplorare tutti i formati di file che erano disponibili in GDE. Per esempio, i database delle mail di Outlook o Lotus Notes. Inoltre, la ricerca locale spesso non può essere personalizzata con plug-in di terze parti per supportare formati e funzionalità aggiuntive.

Di recente, i dispositivi mobili hanno superato i desktop e i laptop per quanto riguarda l’accesso al web, ma il modo in cui si usa un tablet è diverso dal modo in cui si usa un laptop. Strumenti diversi, usi diversi, scopi diversi e, tra l’altro, metodi e costi diversi per accedere alla rete.

Quindi perché una tale decisione? A mio parere, Google sta cercando di spingere i dispositivi mobili e le piattaforme per sostenere i loro servizi web, come Google Drive, per esempio. Quindi, non si tratta di un cambiamento esistente ma di forzare un cambiamento secondo una strategia orientata all’azienda. In teoria questo non è necessariamente negativo, ma è davvero nell’interesse dei consumatori?

Aggiornamento: 6 aprile 2018

A distanza di cinque e passa anni questo articolo ha ancora una sua ragione di essere. Il cloud è effettivamente diventato la norma, ma la capacità di ricerca di sistemi come Windows 10 oppure Outlook non ha ancora raggiunto gli stessi livelli di una ricerca Google, probabilmente perché i meccanismo utilizzati sono diversi. L’indicizzazione di Google è ancora la migliore. Inoltre la questione “privacy” è tuttora rilevante, soprattutto dopo l’introduzione in UE del GDPR. Oggettivamente si sente ancora la mancanza di un prodotto come Google Desktop in Windows.


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