Vù cumprà, dottò?


VENEZIA – 12 agosto 2005
Una multa di 3.300 euro per aver acquistato una borsa taroccata. È la singolare storia vissuta da una coppia olandese che è stata sanzionata a Venezia, in Riva Schiavoni, per aver comprato una borsetta da un ambulante senegalese. La coppia è l’ennesima vittima della mano dura usata dal municipio veneziano per tutelare i marchi e combattere la falsificazioni delle griffe.

[Articolo del Corriere della Sera]

Questa è solo una delle tante notizie che ogni tanto si leggono sui giornali o si sentono alla televisione o alla radio e che riguardano la lotta che soprattutto alcuni comuni hanno dichiarato ai marchi contraffatti, da quando la legge prevede pesanti sanzioni non solo per chi vende ma anche e soprattutto per chi acquista.

I nostri politici fanno spesso a gara nel dichiararsi a favore di dure sanzioni per chi compra prodotti contraffatti, ma poi…

ROMA – 12 novembre 2005
Siamo a un passo dalla Camera, in una delle tante stradine ai lati di via del Corso, nel pieno centro di Roma. È una splendida giornata di sole e le strade sono affollate di turisti, italiani e stranieri. Non si riesce praticamente a camminare. Non c’è strada che non sia presidiata dalle forze dell’ordine. La paura di eventuali attacchi terroristici è alta, ma non impedisce ai turisti di riversarsi in città per visitare i tanti monumenti storici della capitale. Ai lati delle strade è pieno di bancarelle. C’è chi vende caldarroste, chi ti legge la mano, chi cerca di venderti pistole di plastica che sparano bolle di sapone o i soliti pupazzetti animati.

Ovviamente non potevano mancare gli ambulanti pronti a sblognarti la classica borsa firmata o la cintura di marca. Tutto materiale contraffatto. Sono lì, a un passo dal Parlamento, tanto che spesso a fermarsi a dare un’occhiata non sono solo i turisti ma anche qualche impiegato del Palazzo, con tanto di tesserino attaccato al taschino della giacca. Sono lì, ma nessuno si azzarda a mandarli via, nessuno contesta loro il fatto che quelle borse, quelle cinture sono illegali: è illegale venderle, è illegale comprarle. Come mai? Come è possibile che proprio a due passi da dove è stata approvata la nuova legge contro la contraffazione, si permettano a così tanti ambulanti di vendere impunemente i loro prodotti?

[Inchiesta de «l’Indipendente», il blog]


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