Gaza


Era da diverso tempo che non scrivevo una poesia, o forse non ne ho mai scritte, perché ormai sono convinto siano loro a decidere quando presentarsi al mio cuore: io, un semplice mezzo per dare loro materia e segno. Così è arrivata questa, comunque inattesa, o forse da lungo anelata e non più sperata. Ora è qui, e qui la scrivo.

Gaza

Sospeso, il silenzio attende: persino la morte si perde, confusa, fra scheletri di calcestruzzo e tracce di vite negate al ricordo.

Dario de Judicibus


Un commento su “Gaza
  1. utente anonimo ha detto:

    Dolcissime poesie, quella nel riquadro e quella sopra al riquadro.

    Dario S.

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