La Guerra dei Numeri


Conoscete la Guerra dei Numeri? È quello strano meccanismo che si ingenera quando, a fronte di una manifestazione, i giornali e soprattutto i telegiornali devono dare la notizia di quante persone hanno partecipato all’evento.

Solitamente la notizia viene data così:

…la piazza era gremita di folla: a partecipare sono stati in 150.000, secondo gli organizzatori, poco più di 50.000 secondo la Questura…

Non importa quale sia la manifestazione, quali siano le parti che si contrappongono; il risultato è sempre lo stesso: due cifre che si contrappongo, due cifre generalmente molto differenti, troppo, perché entrambe le parti siano in buona fede. Una, se non entrambe, mente.

E qui sorge un problema. Ma non dovrebbe essere compito del giornalista dirci come stanno effettivamente le cose? In fondo, quanti manifestanti hanno partecipato a un corteo non è un dato vitale, ma ha comunque la sua importanza. Dà una misura del consenso mostrato, entro certi limiti.

È vero che ci sono organizzazioni che hanno la capacità di prelevare fisicamente i manifestanti, caricarli su carri bestiame e portarli al luogo del raduno dopo aver messo loro in mano una bandierina affinché la sventolino festanti, ma di manifestazioni più o meno spontanee ne abbiamo viste molte ultimamente, per vari motivi. Il ché è un bel risultato se si pensa che far scollare all’italiano medio il sedere dalla poltrona per farlo protestare per qualcosa che non lo tocca direttamente è decisamente un’impresa non da poco.

Ma torniamo al nostro bravo giornalista. Evidentemente, per il suddetto, è sufficiente riportare le dichiarazioni delle due parti per sentirsi ha posto con la coscienza, ovvero aver fatto il proprio dovere di cronista. In effetti non è semplice contare qualche centinaio di migliaia di persone… o no?

Beh, una per una sicuramente non è il caso, ma ci sono altri modi. Vi faccio un esempio. Guardate la fotografia qui sotto. È Piazza San Pietro, al Vaticano. La spendida piazza, disegnata dal Bernini, è meta di numerosi turisti e si riempe periodicamente di fedeli in varie occasioni, soprattutto quando il Papa si affaccia alla finestra del suo studio per benedirli. È un buon campo di prova per il nostro esperimento, dato che ha una forma abbastanza ben circoscritta, relativamente priva di elementi architettonici interni, ma ha anche appendici esterne e collegamenti con altre strade, il che la rende comunque una struttura di una certa complessità.

Si tratta di una foto satellitare, ovviamente, ma anche una normale foto aerea o da un elicottero, purché abbastanza perpendicolare al terreno, va più che bene. Ovviamente l’esperimento è stato condotto su una versione ingrandita della foto. Quella riportata qui è stata ridotta di dimensioni perché altrimenti l’immagine sarebbe stata troppo «pesante» per il blog.

La domanda ora è: «quante persone ci sono nell’immagine? E quante nella sola piazza?». Le persone sono ovviamente i puntini bianchi che si intravedono sul grigio dell’asfalto o del lastricato. Il primo passo è rielaborare la foto in modo da isolare le persone e differenziare gli edifici dallo sfondo. Ci sono varie tecniche, ma uno dei possibili risultati è il seguente:

Per il calcolo useremo in questo caso il computo dei pixel, dato che in un’immagine satellitare ogni persona è sostanzialmente un pixel. Per una foto da un aereo o da un elicottero o nel caso di una folla in cui le persone si accalcano l’una sull’altra, il calcolo si dovrà basare su una valutazione della densità media di occupazione del terreno in base alle dimensioni effettive dell’area e a una ragionevole ipotesi di quanto terreno occupa una singola persona. È quindi necessario fare un po’ di attenzione per evitare errori grossolani e comunque una certa approssimazione nei risultati è fisiologica, ma non è necessario essere dei matematici per riuscirci. E poi non vogliamo sapere il computo delle persone preciso al singolo individuo. Anche se sbagliamo di qualche centinaio va più che bene ai fini di valutare l’ordine di grandezza giusto dei partecipanti alla manifestazione.

Torniamo al nostro calcolo. La foto originale, più grande di quella qui presentata, era comunque di soli 329×283 pixel, ovvero in tutto 93.107 pixel, neanche tanto, tutto sommato. Con immagini più dettagliate si può ottenere un’approssimazione migliore, ovviamente. Il passo successivo ora è isolare le persone. Anche qui le tecniche sono diverse, dato che alcuni puntini possono essere colonnine o altri oggetti. Fermo restando che un certo margine d’errore è inevitabile, giocando sui colori e sulle dimensioni dei pixel e scegliendo opportunamente vari meccanismo di filtraggio, si ottiene più o meno un’immagine come questa:

A questo punto, facendo contare al programma di grafica i pixel bianchi — funzione che la maggior parte dei programmi più evoluti ha — si ottiene una cifra abbastanza ragionevole per la piazza quando è piena di turisti ma non ci sono fedeli in attesa del Papa: 2.234 persone. In realtà abbiamo contato tutte le persone nella foto, anche quelle nelle vie laterali e dietro alla chiesa. Se volessimo solo quelle nella piazza e nei due corridoi che portano all’entrata di San Pietro è sufficiente cancellare le aree che non ci interessano con una semplice maschera e si ottiene una nuova immagine alla quale applicheremo lo stesso algoritmo di conteggio: questa volta il numero delle persone è 1.583. Ovviamente non abbiamo potuto contare le persone sotto il colonnato, ma se volessimo fare una stima ci basterebbe calcolare la densità media delle persone nella piazza, misurare l’area relativa del colonnato rispetto alla piazza dall’immagine originale e moltiplicare tale area per la densità in questione, eventualmente leggermente ridotta per tener conto delle colonne e di altri elementi architettonici, diciamo del 30%. Lascio a voi il calcolo. Probabilmente otterrete un numero più o meno vicino al paio di migliaia di persone.

Troppo complicato? In realtà no, perché una volta definito lo schema di eleborazione grafico, applicarlo ogni volta a immagini dello stesso tipo è questione di pochi secondi. Basta infatti creare una macro con la sequenza di algoritmi e filtri applicati e il gioco è fatto. Le funzioni di calcolo dello stesso programma ci aiuteranno nella conta delle persone, se la foto è satellitare o comunque presa da una quota elevata, o dell’occupazione del terreno se la foto è stata scattata da un elicottero o comunque da una quota bassa. In quest’ultimo caso si calcola quanto spazio occupa un adulto in piedi; si misurano le dimensioni della foto e in base a un qualche elemento sul terreno, del quale si conoscono le dimensioni reali, si calcola l’area complessiva raffigurata in metri quadrati; quindi si fa calcolare al programma la percentuale di foto interessata dalle figure umane che, dopo il filtraggio, saranno ad esempio rese in bianco o in un altro colore a scelta diverso da quello di tutti gli altri elementi; si moltiplica tale percentuale per i metri quadrati rappresentati nella foto; li si moltiplica per la densità calcolata in precedenza e abbiamo il numero totale di individui adulti presenti nella foto, centinaio più o meno. Più complicato da spiegare che da fare.

Che conclusione possiamo trarre da tutto ciò? Che con un minimo sforzo, un po’ di organizzazione e soprattutto un maggiore impegno nel voler fornire un’informazione più precisa e veritiera, almeno le emittenti più grandi potrebbero dirci se fra i 150.000 di una parte e i 50.000 dell’altra è possibile determinare quante persone effettivamente hanno partecipato alla manifestazione. Non tanto per saperlo, ma piuttosto per capire chi ci sta mentendo, sapendo di mentire. Sapere quante persone erano in piazza è relativamente poco importante, sapere chi mente no.

P.S. Per le elaborazioni sopra riportate ho utilizzato un programmino relativamente poco costoso ma decisamente molto potente chiamato Paint Shop Pro 9, sviluppato da una società americana chiamata Jasc recentemente acquisita dalla Corel. Lo raccomando. Io lo uso fin dalla versione 4 e mi sono sempre trovato bene.


10 commenti su “La Guerra dei Numeri
  1. utente anonimo ha detto:

    mi sembra molto interessante il tuo metodo di calcolo, ma temo che le 2 fonti che prendi ad esempio sarebbero in grado di produrre foto e documentazioni (alterate, se vuoi) a loro supporto e quindi la confusione / ambiguità sarebbe la medesima

    ciao

    METAMONDO – Diego Martone

  2. Avatar photo Dario de Judicibus ha detto:

    E chi ha detto che a fornire le foto dovrebbero essere le due fonti? Aziende come la RAI o la Mediaset hanno dimostrato più volte di non aver problemi a chiedere a polizia, guardie forestali o altri Corpi dello Stato un “passaggio” in elicottero per fare riprese. E poi credo che non avrebbero problemi neppure ad affittarlo, o magari ne hanno già uno a disposizione in città come Roma o Milano. È compito dei media documentare, non certo delle parti in causa!

  3. blogchance ha detto:

    Che dici, magari non si possono permettere il programmino? 😉 Molto interessante, mi piacerebbe sapere allora come stimano queste cifre tanto grossolane quanto inattendibili…

    un saluto, fra

  4. Avatar photo Dario de Judicibus ha detto:

    Io ho un’ipotesi: non le stimano.

  5. beppestarnazza ha detto:

    Esiste un altro metodo per stimare l’affollamento in una determinata area all’aperto in presenza di spettacoli o eventi temporanei. Il metodo è quello seguito dalle questure nonchè dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed è affidabile: quello della densità di affollamento (ossia del numero medio di persone per metro quadro). Si può considerare una densità da 0,7 a 1,2 pers./mq in condizioni normali, che può arrivare anche a 2,5-3,0 se si tratta di eventi particolari (es. concerto rock). Cosa significa? Esempio una grande piazza di 100×100=10000mq potrà contenere dalle 7.000 alle 12.000 persone o eccezionalmente 25.000-30.000. Tutto chiaro?

  6. Avatar photo Dario de Judicibus ha detto:

    Chiaro. Il metodo è analogo al secondo da me citato, solo che è basato sull’intera area a priori piuttosto che sull’immagine effettiva dell’affollamento. Naturalmente molto dipende dalla stima della densità e da quante aree siano effettivamente interessate. Come tu stesso hai fatto giustamente notare, Beppe, la densità comporta uno spettro di possibilità che vanno da 1 a 4 volte, per cui si ritorna all’incertezza iniziale fra 50.000 e 150.000, in media (×1,5 – ×3). In quanto alle aree interessate, si deve verificare se la manifestazione abbia interessato solo la piazza o anche le aree limitrofe. Ecco perché preferisco un riscontro oggettivo come l’immagine, ovviamente da prendere al momento clou dell’evento.

  7. sarmigezetusa ha detto:

    PPP diceva che per sapere esattamente quanti erano devi fare la media tra le cifre della questura e quelle degli organizzatori.

  8. Avatar photo Dario de Judicibus ha detto:

    Questo non ci dice chi mente. E a me è quello che interessa.

  9. sarmigezetusa ha detto:

    è ovvio che entrambi mentano ogni volta; ognuno tira acqua al suo mulino.

  10. linussino ha detto:

    ..per sentirsi HA posto con la coscienza..

    gg

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