Senso Unico Alternato in Second Life


Sono quasi le dieci e mezza. Le gradinate si stanno già riempiendo di spettatori. Saranno una trentina, ormai, ma ne continuano ad arrivare. È una bella serata. Si vedono già molte stelle nel cielo terso che si può ammirare dal teatro all’aperto posto a nord dell’isola Bella Italia. In lontananza il rumore della risacca fa da contrappunto ai suoni che iniziano ad arrivare dallo studio di registrazione. «Bisognerà che regoli l’audio» penso, mentre una bella ragazza compare di colpo alla mia destra, galleggiando un secondo o due prima di volar via verso una zona degli spalti ancora vuota.

In trepidante attesa…

Brunella e Claudio sul palco

Dieci e trenta in punto. Il pubblico rumoreggia. Vado sul menù delle preferenze e cambio le impostazioni audio. La risacca sparisce in lontananza e così le voci di sottofondo. Ora la voce di Brunella arriva più chiara e il rumore di fondo diventa quasi impercettibile. Certo, non è una resa da hi-fi, ma volete mettere un buon CD con l’essere lì, in prima persona — mmmm, forse dovrei dire, in seconda — in quello che è il primo concerto dei Senso Unico Alternato su Second Life?

Dove sono? Ma al Bar Italia, all’inaugurazione dell’isola Bella Italia, ovviamente. Dove pensavate? O meglio, c’è il mio avatar. Io me ne sto comodamente seduto davanti al computer a sorseggiare una Coca con ghiaccio. Ma questi sono dettagli… Sta per iniziare.

Gli spalti gremiti

KlaudeC Korobase, alias Claudio

Quando ieri mattina un mio collega in IBM mi aveva detto che avrebbe suonato a un concerto, non sono rimasto poi così stupito. Da noi ci sono persone che hanno interessi di ogni genere, dalla musica al rugby, dalla pittura al volo a vela. E sto parlando di praticarli, non semplicemente guardarli alla TV. Ogni volta che parlo con un collega davanti alla macchinetta del caffé scopro un mondo nuovo, il che mi consola: il nostro Paese non è tutto calcio e reality show! Tuttavia la conversazione si era tenuta nel Teatro dell’isola dell’IBM Italia, della quale sono il titolare — stavo allestendolo per una presentazione — per cui ho subito sospettato che non si sarebbe trattato di uno spettacolo normale. E in effetti è stato proprio così.

Claudio Crocetti, questo il nome del collega, è infatti il tastierista di un gruppo, i Senso Unico Alternato, che suona prevalentemente musica pop rock e anni ’70. Gli altri del gruppo sono Antonio Nardini, Alessandro Morrese, Antonio Oliva, Luca Libertino e, ovviamente, la voce solista Brunella Platania. Quella sera avrebbero esordito in Second Life ospitati appunto dal Bar Italia di Rocco Coppola. Dato che in Second Life per lo più ci lavoro, faccio riunioni, costruisco edifici e organizzo eventi, ho pensato che un po’ di distrazione ogni tanto non mi avrebbe fatto male, e poi ero curioso di sentire la cantante del gruppo che, a quanto mi dice il mio amico, è una professionista di talento.

Brunella Platthy, alias… 😏

Il palco del «Bar Italia»

Così eccomi qua, ad aspettare che inizi il concerto. Settanta spettatori, più o meno. Un bel record per un’isola italiana. «Deve essere di classe 5» mi sono detto «come la mia», cosa che mi ha confortato non poco. Sapevo infatti che in teoria questa classe di isole possono reggere fino a 100 avatar allo stesso tempo, ma finora non avevo mai provato a invitarne più di quaranta. «Beh, quantomeno ho scoperto qualcosa di utile.» ho pensato. Sì, lo so, non è proprio il massimo pensare al lavoro anche quando ci si sta godendo un po’ di meritato riposo, ma per fortuna ci ha pensato Brunella a riportarmi al motivo per cui ero lì e, devo ammetterlo, non sono rimasto certo deluso.

Brunella ha una voce stupenda, un’ampiezza notevole, con degli splendidi bassi ma la capacità di salire negli acuti senza perdere in chiarezza ed espressività. In quanto al gruppo suona splendidamente. Era da tempo che non passavo una serata così piacevole: Whitney Houston, i Police, Mia Martini, Guns N’ Roses, e poi brani tratti da Jesus Christ Superstar, dal Gobbo di Notredame di Cocciante, dalla Tosca Amore Disperato di Lucio Dalla, persino dalla Sirenetta di Disney. A metà concerto ho visto che era entrato in rete un "vecchio" amico, Archimedix Bulan, quello della biblioteca Archimedica su Idearium, giusto per nominare una delle tante cose che ha fatto, per cui l’ho subito invitato al concerto. Stava lavorando, tanto per cambiare, ma alla fine ha ceduto e credo che si sia divertito parecchio anche lui. D’altra parte gli applausi e i complimenti si sono sprecati da parte di tutti durante la serata.

Tre, quattro bis… Ho smesso di contarli. Sta finendo, peccato… sarei rimasto volentieri un’altro po’. Il teatro inizia a svuotarsi. È fatta. È quasi mezzanotte… Si torna la lavoro.

Forse qualcuno penserà che settanta spettatori non siano un gran ché per un concerto, ma a parte il fatto che mi è capitato di andare a spettacoli teatrali di ottima qualità, qui nella Capitale, in locali con una capienza non certo superiore, il concerto è andato anche in streaming in rete, per cui non mi stupirei se sia stato apprezzato da diverse centinaia di radioascoltatori. Ad ogni modo, questo è un gruppo da tenere d’occhio, nella vita reale come in quella alternativa…


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