Affissione selvaggia


Nel maggio del 2005 scrissi un articolo per denunciare l’assoluto stato di degrado nella XVI Circoscrizione dovuto all’affissione selvaggia di annunci commerciali, specialmente a carattere immobiliare. Il quartiere era letteralmente tappezzato di cartelli, manifesti e volantini attaccati ai lampioni, incollati ai cassonetti, affissi sui muri, persino inchiodati ai tronchi degli alberi.

Questa mattina mi sono recato presso l’ufficio postale di via Beata Vergine del Carmelo, a Mostacciano, nella zona sud di Roma, e ho potuto constatare come tale situazione sia assolutamente la norma anche nella XII Circoscrizione. Ora, che un privato possa affiggere un cartello in cui mette in vendita o in locazione un appartamento, per quanto sia illegale, non è certo un peccato mortale di quelli da bollare con una scomunica, ma che lo facciano agenzie anche famose che hanno le risorse economiche per utilizzare tutti i canali pubblicitari possibili, dalle riviste di loro stessa pubblicazione ai quotidiani e alle emittenti televisive, mi sembra vergognoso.

Alcuni cartelli di grandi agenzie immobiliari:
PirelliRe, Tecnocasa, il Mattone Immobiliare, Progedil

Come si può vedere dalle foto riportate qui sopra, ci sono un po’ tutti: da PirelliRe a Tecnocasa, ma basta fare pochi passi per trovare anche Gabetti e Toscano, per nominarne solo alcune. Ora, la domanda è la seguente: possibile che non ci sia modo di intervenire, non tanto sull’annuncio in sé, anche perché sarebbe uno spreco di tempo e di risorse notevole rimuovere i singoli cartelli dai vari quartieri, specialmente se il giorno dopo venissero rimessi, ma sulle agenzie responsabili della loro affisione? Perché la Procura non interviene? Non è forse illegale l’affissione di questi annunci? Non stiamo parlando di volantini anonimi della cui affissione non si può conoscere con certezza il responsabile, ma di cartelli con tanto di loghi e indirizzi, a volte persino plastificati e realizzati con materiale di ottima qualità. In Italia non è necessaria una denuncia perché un giudice possa intervenire di fronte all’evidenza di un reato, e qui non stiamo segnalando casi isolati ma un fenomeno su vasta scala. E allora? Forse che i magistrati non hanno gli occhi per vedere questo scempio? Forse che sono così occupati con altri casi da non poter dedicare neppure un minuto a questa faccenda che non è poi così secondaria? Quanto meno si dovrebbero obbligare le singole aziende a rimuovere a loro spese tutti i manifesti affissi, oltre che a pagare una multa salata.

Se poi il Comune dovesse decidere che è importante sostenere il mercato immobiliare, mi può anche star bene, ma allora realizzi aree di affissione gratuite a disposizione di tutti però, ovvero soprattutto dei privati. Ma che si permetta ad aziende che gesticono giri d’affari di miliardi di euro e che potrebbero tranquillamente comprare uno spazio pubblicitario dallo stesso Comune, di impossessarsi di ogni possibile superficie verticale della città per fare pubblicità gratuita alle proprie offerte, mi sembra inaccettabile. Se le istituzioni vogliono che i cittadini rispettino la Legge, devono dimostrare di saperle fare rispettare anche a quei poteri forti che ormai, nel nostro Paese, sembrano poter fare di tutto e di più impunemente, primi fra tutti i partiti, passando per i sindacati per arrivare fino alle imprese, grandi e piccole. Altrimenti dichiariamo lo stato di far west e ognuno faccia quello che vuole, se ci riesce.


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