Sono ormai quasi due anni che utilizzo sia l’iPad che l’iPhone e credo ormai di poter affermare, con un minimo di cognizione di causa, cosa sia veramente usabile e cosa no in queste due periferiche. Oggi vorrei soffermarmi su un aspetto in particolare, ovvero sulla tastiera. Come forse saprete queste periferiche hanno una tastiera virtuale a scomparsa. In effetti è possibile definire più tastiere a seconda delle lingue nella quali si scrive. Io, ad esempio, ne uso tre: una italiana, una inglese e una francese. Premendo sul simbolo del mondo a fianco della barra spaziatrice, si può passare a rotazione da una all’altra.
Dato che lo stesso tipo di tastiera si trova anche sull’iPhone, gli sviluppatori della Apple hanno adottato per le tastiere virtuali un approccio semplificato rispetto alla configurazione tipica di una tastiera fisica. Se infatti osservate una accanto all’altra, ad esempio, le tre tastiere che utilizzo di solito, noterete che non sono poi così diverse. A parte quella francese, che ha alcune lettere in posizioni differenti, quella italiana e quella inglese usano la stessa disposizione dei tasti. Questo perché, a differenza di quanto succede con i computer, le tastiere virtuali dell’iPad e dell’iPhone mostrano di base solamente i caratteri senza segni diacritici, come ad esempio gli accenti.
Tastiere iPad: italiana, inglese e francese.
Se vogliamo quindi selezionare i caratteri accentati o altri caratteri nazionali su queste tastiere, dobbiamo tenere premuti alcuni tasti specifici finché non compare un tastierino alfabetico che mostri i caratteri derivati. Ad esempio, i caratteri “è”, “é”, “ê” ed “ë” possono tutti essere considerati varianti di “e”, per cui basta tenere premuto il tasto corrispondente a quella vocale per selezionare uno degli altri glifi.
Il tastierino alfabetico corrispondente alla vocale “e” sulla tastiera italiana.
Questo approccio può rappresentare un serio problema in alcune lingue come l’italiano, ad esempio, dove si fa un uso abbastanza frequente dei caratteri accentati. Consideriamo ad esempio la seguente frase:
Chissà perché è uscito così da lassù?
Per scrivere correttamente questo testo è necessario mantenere il polpastrello per mezzo secondo circa prima sulla “a”, poi due volte sulla “e”, quindi sulla “i” e sulla “u”. In realtà esiste un piccolo trucco: se avete impostato il correttore automatico, potrete scrivere “chissa” invece di “chissà” e ci penserà lui a correggere la parola. Questo vale anche per “perché” e “lassù” ma non per “così” dato che anche la parola “cosi” esiste in italiano ma ha un diverso significato.
Il problema più grosso si ha con “è”, un termine estremamente comune in italiano, tant’è che nelle tastiere italiane si trova addirittura come tasto separato. Dato che in italiano esiste la congiunzione “e”, anche in questo caso il correttore automatico non è di alcun aiuto.
Tastiere italiane per Windows e Mac con evidenziati i caratteri accentati.
Il vantaggio a questo punto di poter mettere il carattere “è” direttamente nella configurazione principale della tastiera invece che nel tastierino separato, è quindi evidente. Purtroppo le tastiere virtuali dell’iOS non possono essere personalizzate, a meno che non si faccia il jailbreak della periferica. La Apple, infatti, così come la Microsoft, è un’azienda americana e le società USA hanno poca familiarità con il modo di usare il computer in Paesi nei quali si usano più lingue e alfabeti differenti. Un altro esempio è Microsoft Word, che assume che uno stia scrivendo in un certo idioma solo perché ha impostato la tastiera per quella lingua quando invece è evidente che chi possiede, come me ad esempio, una tastiera italiana, non ha alcun problema a usarla per scrivere in italiano, in inglese, in spagnolo, in portoghese e con un po’ d’impegno anche in francese e in tedesco (che hanno parecchi segni diacritici).
Spero che nella prossima versione dell’iPad o dell’iOS la Apple permetta di personalizzare la tastiera o quanto meno di aggiungere una fila di tasti configurabili come prima riga della tastiera virtuale. Per il momento, scrivere in italiano su un iPad è decisamente piuttosto scomodo.
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