Il rispettato capo della Protezione Civile italiana, Guido Bertolaso, critica fortemente la gestione degli aiuti dopo il terremoto ad Haiti. Ha detto che lo sforzo di soccorso è stato un fallimento “patetico” e ha dimostrato che la comunità internazionale non è stata in grado di organizzare una risposta adeguata al disastro. Secondo Bertolaso, era necessaria la nomina di un coordinatore umanitario civile internazionale, affermando che i militari statunitensi non erano adatti a coordinare un’emergenza umanitaria civile.
Ecco un riassunto di ciò che ha detto:
«Penso che sia stata veramente una situazione patetica. Poteva essere gestita molto meglio e, invece di essere la prima volta che il mondo si univa per fare qualcosa di buono, è stata l’ultima volta che il mondo ha fatto in questo modo.
La presenza americana e la volontà di inviare un ospedale galleggiante, aerei da trasporto, truppe e aiuti è encomiabile e assolutamente necessaria, ma gli Stati Uniti tendono a confondere l’intervento militare con quello che dovrebbe essere un intervento di emergenza che non può essere affidato esclusivamente alle forze armate. Purtroppo è una presenza massiccia, ma non è stata utilizzata nel modo migliore. Ci manca un leader, una capacità di coordinamento che vada oltre la disciplina militare.
È una dimostrazione di forza davvero potente, ma è completamente fuori dalla realtà. Non hanno un rapporto stretto con il territorio, non hanno certamente un rapporto con le organizzazioni internazionali e i gruppi di aiuto. Abbiamo bisogno di un uomo, abbiamo bisogno di un "Obama" per gestire le emergenze. Il fatto che Clinton si sia mostrato a scaricare casse di frutta è stato utile, ma sarebbe stato il punto di svolta se avesse gestito l’emergenza in prima persona. Invece è andato via.
La tecnica applicata dall’intervento americano ad Haiti è stata già usata in passato a Goma, in Ruanda e in Cambogia. Nessuno è venuto qui con l’idea di gestire l’emergenza. Sono venuti qui pensando che fosse solo una catastrofe umanitaria, quindi sono venuti con l’idea di portare loro qualcosa da mangiare, un po’ d’acqua e il problema è risolto. Questa è la grande contraddizione. Dobbiamo gettare le basi per la vita futura. Troppo spesso, una volta sul luogo di un disastro, pensano immediatamente di mettere un grande manifesto con l’emblema della loro organizzazione, per fare bella figura davanti alle telecamere, piuttosto che metterli al lavoro per portare soccorso a chi ne ha bisogno.»
Alcuni critici hanno detto che Bertolaso si è unito a diversi presidenti latinoamericani di sinistra alleati — Hugo Chavez del Venezuela, Evo Morales della Bolivia e Daniel Ortega del Nicaragua — nel criticare lo sforzo militare degli Stati Uniti. Tuttavia, Bertolaso è un professionista riconosciuto e un’autorità competente sull’argomento, la cui buona reputazione è conosciuta a livello mondiale. Quindi la sua opinione non è politica, ma tecnica, e dovrebbe essere presa seriamente in considerazione.
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