Cleopatra VII Filopatore, l’ultimo Faraone d’Egitto


Cleopatra era un membro della dinastia tolemaica, interamente greca. La dinastia fu fondata da Tolomeo Soter, uno dei generali macedoni di Alessandro Magno e suo successore in Egitto. I Tolomei, come faraoni deificati, adottarono l’usanza di sposare solo membri della propria famiglia. Occasionalmente, i Tolomei sposavano membri di altre dinastie greche come i Seleucidi, che avevano qualche ascendenza sogdiana (tramite la moglie di Seleuco Apama, figlia di Spitamene, nemico sogdiano di Alessandro). Quindi, Cleopatra non aveva una sola goccia di sangue nativo egiziano. I Tolomei parlavano solo greco, e Cleopatra VII fu l’unica ad imparare la lingua egiziana. Nonostante fossero culturalmente, linguisticamente ed etnicamente greci, adottarono gli dei egiziani in sincretismo con quelli greci.

Questa ricostruzione di Cleopatra si basa sui suoi busti di marmo (idealizzati), che raffigurano le sue caratteristiche ciocche di capelli contorte legate in uno chignon sul retro e in un diadema reale. Le sue monete mostrano la stessa acconciatura e il diadema, ma con un viso meno idealizzato (piuttosto caricatureco). Le sue monete non sono molto coerenti ma la ritraggono sempre con un naso aquilino. Il tono della pelle pallida e i capelli rossicci sono basati su alcuni affreschi di Pompei ed Ercolano che presumibilmente la rappresentano. L’abito sheer, che combina tradizioni egiziane e greche, è basato su statue di regine tolemaiche divinificate. Più tardi adottato dagli scultori romani in modo meno rivelatore per rappresentare la dea Iside, nelle statue tolemaiche questo vestito lascia sempre i seni esposti come era comune tra le donne native egiziane. Un’autrice romana del I secolo, lucana, descrive anche Cleopatra che indossa un vestito trasparente di seta cinese che rivela i suoi seni, una fortuna in perle provenienti dall’Oceano Indiano e un trucco pesante. Ci sono anche degli smeraldi perché l’Egitto greco-romano era la fonte di tutti gli smeraldi del Vecchio Mondo.

Cleopatra giocò un ruolo importante nel passaggio dalla Repubblica romana all’Impero romano. Il suo coinvolgimento nella politica romana iniziò con la relazione con il dittatore Giulio Cesare, alla fine della guerra civile romana, da cui nacque un figlio di nome Tolomeo Cesare, detto “Cesarione”. Dopo l’assassinio di Cesare, si alleò con Ottavio (il futuro imperatore Augusto), Marco Antonio e Lepido nella guerra contro Bruto e Cassio, istigatori della morte di Cesare. Più tardi, ebbe una relazione con Marco Antonio, che era sposato con la sorella di Ottaviano. Cleopatra e Marco Antonio ebbero quattro figli, uno dei quali, Cleopatra II Selene, avrebbe sposato il re berbero Giuba II di Numidia e Mauretania. Giulio Cesare aveva nominato Ottaviano suo successore, ma Marco Antonio e Cleopatra proclamarono Tolomeo Cesare come successore di Cesare e re d’Egitto (anche se il vero potere sarebbe rimasto nelle mani di Cleopatra) col nome di Tolomeo XV. Questo portò Ottaviano a dichiarare guerra a Cleopatra e al traditore Marco Antonio. Con la sconfitta finale di Cleopatra, 3000 anni di dominio faraonico si concluse, l’Egitto divenne una provincia romana e Ottaviano fu proclamato primo imperatore, prendendo il nome di Augusto. Nacque l’Impero Romano.

Nota: Cleopatra viveva cronologicamente più vicina al primo sbarco sulla Luna che alla costruzione delle piramidi. Infatti, quando furono costruite le piramidi, i mammut vagavano ancora in parte della Siberia.


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