Durante il mese di febbraio l’Agenzia Europea di Valutazione dei Farmaci (EMEA) dovrà valutare se dare il via libera a una proteina anticoagulante, denominata antitrombina umana, in grado di curare una forma ereditaria di trombosi che provoca l’occlusione di una vena profonda.
Detto così non sembra una notizia alla quale dare più rilievo di altre, dato che ogni anno di nuovi farmaci se ne sviluppano e immettono sul mercato parecchi. Il fatto, tuttavia, è che questo sarebbe il primo farmaco a essere autorizzato in Europa prodotto da un animale transgenico.
L’ATryn, così si chiama il farmaco, è infatti prodotto dalla GTC Biotherapeutics utilizzando il latte secreto da una capra geneticamente modificata. Ci sono voluti 15 anni per sviluppare la tecnologia più adatta ed economicamente conveniente e superare tutta una serie di ostacoli burocratici. La richiesta di approvazione in Europa nasce dal fatto che l’Unione Europea ha definito una serie di linee guida molto precise e dettagliate che determinano i requisiti necessari per ottenere l’approvazione di animali transgenici, mentre al contrario gli Stati Uniti tali linee guida non ce l’hanno. Così, quasi per assurdo, è più facile per un’azienda che produce OGM trovare finanziatori per tentare di passare i rigorosi controlli europei, piuttosto che ottenere l’approvazione negli Stati Uniti, dove la Food and Drug Administration non ha mai chiarito quali siano i protocolli clinici per l’approvazione di un farmaco transgenico.
Sebbene infatti la produzione di farmaci da animali transgenici possa abbattere significativamente i costi di produzione di determinate molecole, oltre che produrre molecole non ottenibili altrimenti, i costi della ricerca e soprattutto quelli iniziali per gli impianti di produzione si attestano su ordini di grandezza di svariate centinaia di milioni di euro.
Sugli OGM, anche quelli ammessi in linea di principio dall’Unione Europea, come appunto quelli per la produzione di farmaci, c’è ancora in atto un furioso dibattito. A tal proposito segnalo due articoli, uno PRO e uno CONTRO.
Personalmente ritengo che la produzione di farmaci tramite OGM sia una tecnologia importante, da sviluppare e sostenere, purché venga sottoposta agli stessi rigorosi protocolli di approvazione ai quali vanno sottoposti tutti i farmaci. L’eventuale presenza di effetti collaterali, purché inerenti alla molecola e non al processo di produzione, non dovrebbero rappresentare un elemento deterrente, dato che è risaputo che tutti i farmaci presentano effetti collaterali. Ognuno di noi reagisce in modo diverso a qualsiasi sostanza, che sia naturale, sintetica o transgenica. Basti pensare alle allergie e alle intolleranze alimentari.
Credo sia importante liberarsi della sindrome da OGM per affrontare l’argomento in modo serio, con il giusto livello di attenzione, ma anche evitando determinati miti come quello che vuole a priori gli organismi geneticamente modificati in laboratorio totalmente differenti da quelli geneticamente modificati attraverso incroci e selezione. La posta in gioco è troppo alta per permetterci il lusso di portare avanti questo dibattito con toni da tifo calcistico tra chi è a favore o contro per ragioni fideistiche piuttosto che per reale conoscenza dei fatti.
01/06/2006: EMEA ha accettato il ricorso di GTC e approvato l’utilizzo di Atryn per alcune applicazioni.
https://biz.yahoo.com/bw/060602/20060602005194.html?.v=1
Ottima notizia. Speriamo che adesso si capisca che c’è OGM ed OGM… Soprattutto il nuovo ministro dell’Ambiente, che mi sembra piuttosto prevenuto a riguardo.