Questa mattina Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, ovvero la principale associazione delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, ha dichiarato di essere favorevole a un’imposta patrimoniale dell’1,5‰ su tutti i patrimoni mobiliari e immobiliari delle persone fisiche con l’esenzione per i patrimoni inferiori a 1,5 milioni di euro, a condizione che parimenti si diminuiscano le tasse per i lavoratori e le imprese per favorire la crescita del Paese.
Nel novembre del 2007, Warren Edward Buffett, attualmente il terzo uomo più ricco del mondo, affermò che mentre lui pagava solo il 19% dei suoi introiti in tasse federali, i suoi impiegati dovevano versare ben il 33% del loro salario all’erario. Un anno dopo affermò che i governi non dovrebbero occuparsi di giochi d’azzardo, casinò legalizzati e lotterie, perché sono di fatto delle tasse sull’ignoranza.
È impressionante vedere come due esponenti dell’economia capitalistica mostrino di avere maggior buon senso e spirito di collaborazione di tanti politici e governanti. Ci fa capire quanto poco il mondo della politica stia facendo per superare questa crisi e quanto di fatto nulla stia facendo per impedire che se ne ripresentino di nuove. Certo non mi aspetto che tutte le soluzioni vengano proprio da coloro che comunque nella crisi hanno delle responsabilità, ma se intanto si recepissero questi avvertimenti, non sarebbe affatto una cattiva cosa.
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