Il Labirinto dell’Enigmista


Il Labirinto dell’Enigmista

Editore I Doni Delle Muse, ISBN: 978-88-9916-723-3, 330 pagine, prezzo di copertina € 14,00

È disponibile presso le migliori librerie italiane il secondo romanzo della saga della Sorgente dei Mondi, intitolato «Il Labirinto dell’Enigmista», edito dall’associazione culturale «I Doni Delle Muse».

Quarta di copertina

Un misterioso diario in apparenza indecifrabile, la scomparsa della magia sulla terra, una ragazza cieca in grado di percepire simboli che gli altri non possono vedere, un uomo alla ricerca della donna amata in ogni luogo del Multiverso. Sarà l’inizio di un’avventura che condurrà quattro giovani amici tra i pericoli del Labirinto, un mondo fatto di caos che continua a mutare forma, dominato da un essere spietato che ha giurato vendetta contro il più potente tra tutti gli antichi dei, Zeus. Soltanto lì i ragazzi potranno trovare risposte e scoprire verità troppo a lungo rimaste sepolte…

Incipit

«Allora, l’hai portato?».
Leonardo sollevò la testa verso Alessandro che, sporgendosi dalla botola d’ingresso della Tana, lo stava fissando con espressione ansiosa. Il ragazzo fece una smorfia e scomparve di nuovo tra le fronde. Un attimo dopo, un vecchio zaino malconcio volava all’interno del rifugio che lui e gli altri avevano costruito in mezzo ai rami del grosso albero.
Atterrò con un suono sordo, proprio davanti a Rebecca. Seduta in un angolo a gambe incrociate, la ragazza non faceva certo mistero di essere ancora parecchio arrabbiata per come erano andate le vacanze estive. Appena tornata da Ywerddon, la madre l’aveva spedita dalle suore, in un campo scuola in Umbria. Spillo, come la chiamavano gli amici, all’inizio aveva protestato, poi si era resa conto che non l’avrebbe spuntata neppure quella volta. Così aveva cercato fino all’ultimo giorno di avere dalla madre l’autorizzazione a passare un paio di settimane con il padre a Bressanone.
La Contessa, come la chiamavano le male lingue e non certo per presunti quarti di nobiltà, aveva rassicurato la figlia che avrebbe preparato la lettera per la badessa prima della partenza. Alla fine però se n’era dimenticata, come Rebecca temeva. Così anche per quelle vacanze aveva dovuto rinunciare a stare con il padre.
Da qui l’espressione di rabbia che le si era stampata sul volto all’arrivo al campo estivo e ancora non ne voleva sapere di andarsene.
In effetti quelle vacanze erano state una delusione per tutti e quattro i ragazzi. Leonardo era dovuto andare a Londra con la zia per un viaggio di lavoro e, poiché la donna non aveva tempo per stare dietro al nipote se non la sera tardi, Chip — com’era chiamato il ragazzo per la sua passione per l’informatica — aveva finito per passare buona parte delle giornate chiuso nella camera d’albergo con l’ordine tassativo di non lasciarla per nessuna ragione. Certo, la stanza era una vera e propria suite, con tanto di pay tv gratuita, vasca idromassaggio e collegamento Wi-Fi a banda larga ma, per quanto di lusso, era pur sempre una prigione. A volte sentiva persino la mancanza dei troll che aveva incontrato a Ywerddon.


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