Ricatto di Stato


Il fatto

Dopo che Filippo Lamanna, giudice della prima sezione civile della corte d’appello di Milano, ha chiarito che il decreto che autorizza Beppino Englaro a interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali che tengono in vita la figlia Eluana, in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni, è diventato definitivamente esecutivo dopo il provvedimento dello scorso 11 novembre della Cassazione, il Ministro della Salute Maurizio Sacconi, che aveva diramato un atto di indirizzo per impedire di fatto alle strutture sanitarie private di praticare l’interruzione della idratazione e della nutrizione ai pazienti che si trovano in stato vegetativo, ha dichiarato che la Casa di Cura «Città Udine» rischia di perdere la convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale se dovesse eseguire la sentenza della Cassazione per lo stop all’alimentazione forzata.

L’opinione

A mio avviso ci troviamo di fronte a un fatto gravissimo, un vero e proprio ricatto nel senso stretto del termine. Che un Ministro si permetta di abusare della propria posizione per bloccare un decreto definitivamente esecutivo sancito dalla Cassazione mi porta alla mente i reati di falso ideologico e abuso d’ufficio. Non so se da un punto di vista penale il comportamento del Ministro possa ipotizzare davvero tali reati ma, a mio avviso, di fronte a un comportamento del genere, l’unica via d’uscita sono le dimissioni del Ministro Sacconi.


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