Per un padre c’è un altro modo di perdere un figlio…


Scritto il 13 ottobre 2004 per il forum di alFemminile.com:

Perdere un figlio è qualcosa di straziante, come sa chiunque abbia avuto la sfortuna di sperimentare un evento così terribile.

Esiste tuttavia un altro evento che interessa prevalentemente i padri ed è il venire di fatto esautorati dal proprio ruolo di genitore anche quando si è ottimi padri, per il semplice fatto di essere uomini. Succede in tutti quei casi di conflitto coniugale che determinano una separazione o un divorzio con affidamento esclusivo alla madre.

A un padre egoista la cosa non tocca più di tanto, ma per un vero padre, uno che ama realmente i suoi figli al di là dei problemi e dei conflitti con l’altro genitore, è qualcosa di tanto simile alla perdita per morte da produrre diverse centinaia di suicidi negli ultimi anni. Uno dei più recenti ha visto un padre, per la disperazione, darsi fuoco. Chiunque si sia bruciato almeno una volta, anche una piccolissima ustione, sa quanto dolorosa sia. Pensate quanta disperazione debba provare una persona per arrivare a un gesto così estremo.

Le storie sono drammatiche, così incredibili che a raccontarle non ci si crede: padri che non vedono da anni i figli, neanche sanno dove sono, altri che si vedono ogni giorno privati della possibilità di interessarsi della scuola, della vita e delle scoperte dei loro bambini.

Tutto ciò è ignorato e quando se ne parla si ritirano fuori i soliti discorsi di quel padre che non paga gli alimenti o di quell’altro che non va mai a visitare i suoi bambini, senza pensare che a un padre che vuole realmente stare con i propri figli, vedersi penalizzato e discriminato perché ci sono dei disgraziati che, potendolo, non si occupano dei loro bambini, fa ancora più male.

Aiutateci a costruire nel nostro paese una cultura di bigenitorialità, perché si può smettere di essere coniugi, ma genitori è per sempre.


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