Il Tribunale Ordinario di Perugia ha finalmente emesso la sentenza di separazione che stabilisce che la piccola potrà restare con il papà così come era suo desiderio, mentre la sorella maggiore resterà con la madre. Alla notizia della sentenza la piccola, 9 anni, ha esclamato:
«Finalmente sono libera!»
Il collegio giudicante ha infatti ritenuto preminente la volontà della minore rispetto alle richieste della madre e alle indicazioni di non separare le due sorelle, che era più di un anno che non si potevano vedere a causa della vergognosa decisione della Sezione Minorile della Corte d’Appello di Perugia che aveva indebitamente e ingiustificatamente vietato al padre di avere contatti, persino telefonici, con le figlie.
Sebbene la bambina non sia stata sentita direttamente, i giudici hanno ritenuto valide le richieste della minore che erano state avallate anche dalle relazioni dello psicologo di parte. È stata quindi sconfessata anche la CTU che riteneva indispensabile lasciare le figlie alla madre e soprattutto proponeva di non separarle, nonostante la bimba fosse scappata di casa per poter stare con il padre, stanca dei maltrattamenti del convivente della madre. Il collegio giudicante ha motivato la sentenza affermando che le ragioni dei minori, nelle separazioni, devono essere tenute in considerazione in modo preminente rispetto alle «rivendicazioni» del genitore affidatario.
Adriana è un simbolo sia perché tanti bambini si trovano nella sua stessa situazione sia perché ci ha dato una lezione: con tenacia ha lottato per essere rispettata dalle istituzioni. La sua sofferenza di ieri e l’immensa gioia di oggi ci devono indurre a lottare perché ciò che è capitato a questa bambina è disumano e degno solo delle società tribali. Le associazioni che lottano per il rispetto della dignità dei minori non devono permettere che lo stesso possa capitare ad altri bambini indifesi.
In questo caso la tenacia di Adriana e del padre hanno fatto la differenza, ma là dove non c’è altrettanta tenacia, dove c’è meno coraggio o forse semplicemente più sofferenza, là dobbiamo adoperarci tutti perché casi del genere non avvengano più. Ricordiamoci Adriana è libera anche grazie alla tenace battaglia che il Prof. Ubaldo Valentini e l’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori hanno combattuto coinvolgendo associazioni e movimenti su tutto il territorio nazionale. A lui, ad Adriana e a suo padre va il grazie di tutti i genitori separati che veramente amano i propri figli.
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