La Stampa di oggi riporta in prima pagina il seguente titolo:
Il Papa voleva lasciare, lo dice il testamento.
Il dubbio nel 2000: dimissioni o senso della fine? Teologi divisi.
Non intendo certo competere con tanti illustri teologi sul significato da dare a quel riferimento al brano del Vangelo di Luca, riportato nel testamento di Giovanni Paolo II, in cui Simeone dice:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.»
Quello che mi domando è se sia proprio necessario scomodare tanti esperti e aprire di fatto un dibattito su una questione del genere. Qualunque sia l’interpretazione da dare al brano, è veramente così importante chiedersi se all’epoca di stilare il proprio testamento Giovanni Paolo II fosse preso da dubbi sull’opportunità o meno di dimettersi?
Credo che dopo il bagno mediatico e di folla al quale abbiamo assistito negli ultimi giorni, sia arrivato il momento di calare il sipario sulla scomparsa di uno dei personaggi più significativi del secondo millennio e di rivolgergli un ultimo saluto dal profondo del cuore:
Adesso, riposa veramente in Pace.
Parole sante