Un’opera d’arte può essere il prodotto della creatività collettiva? Siamo abituati a pensare all’artista come a un individuo molto particolare, per lo più egocentrico, fuori dagli schemi, a volte introverso e asociale, spesso capriccioso ed eccentrico, non proprio incline al lavoro di squadra e alla collaborazione.
Tuttavia, la creatività è una caratteristica umana, cioè ognuno di noi, chi più chi meno, è creativo. Quindi, cosa dire della creatività collettiva, cioè condividere idee da modellare, adattare, rappresentare, dipingere, scolpire, arrangiare, eseguire insieme? Non come un’orchestra che suona insieme sotto una direzione, ma piuttosto come un’improvvisazione jazz applicata a qualsiasi possibile sfumatura dell’arte.
Questo è ciò che io chiamo Arte 2.0, e secondo me siamo maturi per provarci, adesso.
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