«Porta a Porta» non rispetta la Par Condicio


Pubblicato il 17 maggio 2003 su Il Barbiere della Sera :

«Porta a Porta» non rispetta la Par Condicio

Ancora una volta è stata negata la parola ai genitori separati e soprattutto ai padri.

Giovedì 15 maggio 2003, alle ore 23:00, «Porta a Porta» ha dedicato la puntata al tema della famiglia in occasione della Giornata Internazionale della famiglia proclamata dalle Nazioni Unite. Non solo la trasmissione è stata impostata in modo assolutamente discriminatorio e sessista, escludendo del tutto i papà dal dibattito, ma se ne è approfittato per effettuare una vera e propria opera di disinformazione nei confronti dell’opinione pubblica riguardo alla riforma della legge sull’affido, ovvero alla proposta relativa all’affidamento condiviso.

Contro tale proposta, infatti, si è mobilitata una lobby di avvocati che vede in essa un serio pericolo per quel giro di affari miliardario che ha permesso a molti professionisti di arricchirsi sulla pelle di decine di migliaia di bambini. Ancora una volta i media, e nello specifico il conduttore della trasmissione, Bruno Vespa, hanno dimostrato l’assoluta parzialità della stampa e dei canali televisivi nel proteggere gli interessi economici di chi ha fatto delle separazioni e dei divorzi un vero business.

Ancora una volta le tante associazioni di genitori separati che si battono da anni per una vera riforma della legge sono state completamente ignorate. Per i genitori separati e per i padri in particolare non esiste par condicio, né tanto meno diritto di replica. Non hanno il coraggio di invitarle al dibattito perché sanno che sono preparate sull’argomento e sanno che le loro posizioni sono forti e condivise dalla maggioranza dell’opinione pubblica.

Comunicato stampa di Padri ad Ore


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