Sono circa 1500 i tifosi che ieri hanno provocato oltre mezzo milione di euro di danni e preso praticamente in ostaggio centinaia di passeggeri regolarmente muniti di biglietto sull’Intercity 520 delle 9.24 per Torino, oltre ad aver creato seri problemi e terrorizzato diverse migliaia di altri viaggiatori.
Solo sei arresti (sic) e oggi tutti liberi. L’arresto è stato infatti convalidato ai sei tifosi arrestati ieri, ma è stata anche accordata loro la remissione in libertà. Il prefetto di Napoli ha affermato «non ho potuto fare nulla». I giornali non lo dicono ma a quanto mi risulta dovrebbe essere quello stesso Alessandro Pansa che nel maggio 2008 ha ricevuto un avviso di garanzia per la triste questione dei rifiuti campani. Da parte sua, invece, il questore di Napoli, Antonio Puglisi, ha affermato di aver parlato con i tifosi e di aver verificato che fossero tutti «regolarmente muniti di biglietto», il che non era praticamente possibile su un treno a prenotazione obbligatoria. Può un questore mentire ai cittadini? La domanda è d’obbligo.
Dulcis in fundo la Rosa Russo Iervolino, sindaco del capoluogo campano, che ha detto che «forse la questura avrebbe dovuto valutare meglio il numero dei tifosi e la possibile reazione: l’immagine della città è stata danneggiata da pochi violenti e facinorosi». Pochi facinorosi? Millecinquecento sarebbero pochi facinorosi? Forse la signora dovrebbe tornare alle elementari a studiare aritmetica. Dal Presidente della Regione, Antonio Bassolino, solo silenzio.
Alcuni articoli di giornale affermano poi che «si è al lavoro per accertare le responsabilità», ma non c’è alcun bisogno di visionare filmati e fare retate per accertare le responsabilità! Il problema non sono i tifosi — o meglio lo sono, ma in quanto conseguenza della latitanza dello Stato sulla questione — bensì chi avrebbe dovuto e deve evitare che queste cose succedano e ha il dovere di mandare un duro messaggio una volta per tutte a questi criminali, perché tali sono.
I responsabili hanno nome e cognome e sono più o meno gli stessi che sono responsabili dell’attuale degrado di Napoli e della passata — ma lo è davvero? — emergenza rifiuti che ha danneggiato per sempre, se ancora fosse stato necessario, l’immagine della città campana del mondo. Sono infatti proprio quel Questore, quel Prefetto, quel Sindaco e quel Presidente della Regione che primi fra tutti avrebbero dovuto intervenire con efficienza ed efficacia per evitare che tutto questo avvenisse. Inutile dire alla fine di quest’ennesima dimostrazione di inciviltà, rimarranno tutti solidamente ancorati alle loro poltrone con tanto di benedizione da parte del Governo, a dimostrazione di come Maggioranza e Opposizione sanno ben mettersi d’accordo quando si tratta di proteggere la Casta.
In rete sono migliaia i commenti di cittadini di ogni parte del Paese, ovvero Nord, Centro, Sud e Isole, che affermano tutti la stessa cosa: bisognava fermare il treno su un binario morto o in aperta campagna dopo averlo fatto circondare da un cordone di polizia e identificare ed arrestare tutti coloro che portavano armi improprie, avevano minacciato i passeggeri, daneggiato i vagoni, e soprattutto non avevano il titolo di viaggio regolare. Ma ovviamente non è stato fatto e mai si farà.
Perché? Per due motivi: il primo è che intorno al calcio girano miliardi di euro e che i primi a proteggere questi sedicenti "tifosi" sono proprio le società di calcio, legate mani e piedi se non controllate da industriali, politici, e altri personaggi influenti nella nostra società. Il secondo è che i tifosi sono anche elettori, sono tanti, e nessun politico vuole inimicarseli.
Questo dunque è il problema: il campionato di calcio stesso. Vogliamo davvero mandare un messaggio chiaro una volta per tutte? Un bell’anno sabbatico e chiudiamo il campionato per tutta la stagione 2008-2009. E se a qualcuno piace lo sport, vada a praticarlo, invece di pensare di essere uno sportivo solo perché se ne sta seduto sul divano a guardare la partita in TV o peggio ancora si addobba da guerrigliero per far casino sugli spalti di uno stadio. Gli sportivi sono quelli che praticano lo sport, non quelli che fanno il tifo. Così, magari, i soldi che spariscono nella voragine del calcio potrebbero essere usati per costruire strutture per tutti quegli altri sport di cui ci si ricorda solo durante le Olimpiadi.
E se a qualcuno piace lo sport, vada a praticarlo, invece di pensare di essere uno sportivo solo perché se ne sta seduto sul divano a guardare la partita in TV
Questo non è del tutto esatto, esiste un apposito studio che dimostra che anche starsene seduti a guardare la tv o a parlare di sport configura uno sportivo… 🙂
nota: lo studio è vero, ma questo commento è solo uno scherzo, in effetti sono d’accordo con quanto scrivi… 🙂
Sono assolutamente d’accordo. Aggiungo dell’altro. Sarebbe straora che i “signori” del pallone pagassero per l’interno degli stadi un servizio d’ordine privato,visto che si permettono di spendere milioni di euro per un solo giocatore. Inoltre incassano denaro a palate dalla pubblicità,dalla vendita delle partite alle diverse piattaforme televisive e dai biglietti d’entrata e abbonamenti.
Cosi’ riusciamo finalmente a liberare migliaia di uomini delle forze dell’ordine e destinarle a veri servizi pubblici e non come accade ogni partita,partitina,partitona a beneficio di imprenditori privati.
Andrea Notari
https://andreanotari.blogattivo.com
andrea-notari@libero.it
Condivido in pieno e penso che il tuo dovrebbe diventare più di un commento, ma una vera e propria proposta: via la polizia dagli stadi e partite solo se si dispone di un servizio di sicurezza privato. Quasi quasi ne faccio un articolo, se non ti dispiace. Ovviamente tua la paternità.
Aaaah !! Ora ho capitooo !! Quando hai scritto sul mio blog – grazie per l’idea ! – Dario,scusami….ma non avevo ancora letto qui….Certo che non mi dispiace,anzi !!
Ciao,
Andrea 😉
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