Sono oramai alcuni anni che in Europa, soprattutto in Italia, si è messa su una campagna di disinformazione sugli OGM e sulla manipolazione genetica, una campagna che ha alle spalle una serie di interessi economici che poco hanno a che vedere con la salute degli individui e molto di più con la guerra commerciale in campo alimentare fra Europa, Stati Uniti ed Asia.
Gli OGM sono stati presentati come un pericolo mortale per la salute delle persone, in contrasto con il cosiddetto “biologico” che è più un’invenzione pubblicitaria che una realtà scientifica. Ci sono persone convinte che mangiare cibi geneticamente modificati possa produrre alterazioni nel loro DNA più di quello che potrebbe fare il mangiare una normale bistecca o una mela.
Queste persone non si rendono conto che la maggior parte del cibo che mangiamo è il risultato di millenni di manipolazioni genetiche, manipolazioni fatte con metodi rozzi, attraverso selezioni e incroci, ma comunque, dal punto di vista genetico, equivalenti a quelle che si possono fare oggi in laboratorio. Con una differenza: in un laboratorio il controllo è maggiore, i risultati si ottengono prima e il processo è più efficace. Questo ci permette di produrre manipolazioni che richiederebbero altri mille anni per essere effettuate in modo tradizionale e che oggi possiamo fare in pochi anni.
Le stesse persone non si rendono conto altresì che noi veniamo continuamente in contatto con DNA non umano, sia attraverso il cibo, sia attraverso miroorganismi di ogni genere, primi fra tutti i virus. Mangiare un cibo geneticamente modificato, quindi una sostanza geneticamente modificata che sia stata controllata e verificata essere non pericolosa come alimento, non può fare alcun danno al nostro organismo più di quanto possa fare qualunque altro cibo. In America sono più di 30 anni che si mangiano cibi OGM e non è stato rilevato alcun problema ascrivibile a questi alimenti. D’altra parte, qualsiasi italiano sia stato negli Stati Uniti e in molti altri paesi non Europei, ha quasi sicuramente mangiato alimenti OGM senza saperlo.
Questo non vuol dire che non esistano pericoli nella modificazione genetica. I maggiori sono legati alla contaminazione genetica involontaria di altre culture e a intromissioni non controllate in alcuni cicli alimentari naturali che vanno preservati, ma questo non ha nulla a che vedere con l’alimentazione ma con la coltivazione.
Viceversa i cibi OGM possono fare molto bene all’umanità: produrre cibi ricchi di vitamine che possono evitare quelle avitaminosi che ogni anno uccidono milioni di persone, soprattutto bambini, nei paesi del terzo mondo; permettere di produrre farmaci che oggi costa moltissimo sintetizzare in laboratorio e che sono fondamentali per alcune malattie mortali, soprattutto le cosiddette malattie rare; produrre cibi poveri di quelle sostanze che sono oggi considerate corresponsabili di molte malattie, come il colesterolo cattivo.
Gli OGM sono un’opportunità che il nostro Paese, come al solito, per ignoranza, demagogia e interessi nascosti, non sta sfruttando. Non è così nel resto del mondo, non solo nel ricco nordamerica ma soprattutto nei paesi asiatici più poveri, che vedono negli OGM un’opportunità per uscire dalla fame e dalla miseria. Ancora una volta, rischiamo di ritrovarci il fanalino di coda del mondo, sorpassati da paesi che fino a pochi anni fa venivano considerati del Terzo Mondo.
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